Mercato San Severino, la lectio di Gennaro Sangiuliano
Il vicedirettore del TGI Gennaro Sangiuliano ospite a Mercato San Severino: il giornalista è intervenuto in occasione del convegno “I nuovi migranti italiani – Una corretta informazione” organizzato dall’Assostampa Campania Valle del Sarno (presidente Salvatore Campitiello) in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Campania (presidente Ottavio Lucarelli) di concerto con il comune di Mercato San Severino. Presente anche Antonio Corbisiero (direttore del centro studi sull’immigrazione Pascal D’Angelo), Maria Grazia Moffa (docente di Sociologia del lavoro presso UNISA) e Francesco Palumbo, neo presidente dei giovani di Confindustria della Campania.
Di particolare rilievo, tra gli altri, relativamente all’argomento, gli interventi della professoressa Moffa e del vicedirettore del TG1. Gennaro Sangiuliano ha infatti offerto ai presenti una riflessione di geografia economica: “Purtroppo nelle scuole la geografia economica andrebbe insegnata – ha premesso Gennaro Sangiuliano – dobbiamo tenere presente che ormai il fulcro dell’economia mondiale non è più l’Europa, bensì si è spostato in Asia. E’ una cosa che è già accaduta quando è stata scoperta l’America: all’epoca il Mediterraneo perse la sua egemonia e vennero fuori realtà come l’Olanda, che affacciano sull’Oceano Atlantico”. Gennaro Sangiuliano ha analizzato la situazione economica italiana: “L’Italia, che non ha risorse naturali, nel secondo dopoguerra si è affermata con la sua capacità di trasformazione delle materie prime, ossia affermando il Made in Italy. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo perso molta produttività e molti punti di PIL. Non potendo più contare su quanto fatto sinora, è chiaro che il nostro paese vede una emigrazione verso l’estero, in quanto qui ci sono meno possibilità. Un giovane che si forma in Italia costa molto allo Stato italiano, sarebbe ideale se le sue capacità ricadessero in Italia piuttosto che all’estero. Inoltre, non possiamo pensare che tutta l’Africa sia travasata in Italia”. Gennaro Sangiuliano, da meridionale, ha fatto quindi una osservazione sulla situazione del Sud: “Per andare in treno da Roma a Lecce ci vogliono ancora 12 ore, sembra di essere ancora ai tempi di Un viaggio in treno di Gaetano Salvemini. Per raggiungere gli Stati Uniti dall’Italia ci vuole molto meno”.
Redazione CliccaSalerno
Foto Assostampa Campania Valle del Sarno
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