Salerno, un concerto per le donne di Gaza
Domenica 18 settembre 2016 alle ore 21, presso la Sala Pasolini di Salerno, la rassegna “Femminile palestinese”, curata da Maria Rosaria Greco, ospita “Jussur Project e Amal Ziad Kaawash in concerto”, l’affascinante momento musicale che da forma alle onde del Mediterraneo.
Sono onde che si materializzano nel movimento sinuoso del corpo di Dalal, nel suono ancestrale dell’oud di Helmi che corteggia le dolcissime onde sonore della voce di Amal. Ancora onde avvolgenti escono dal sax di Angel che diventano poi pulsanti, incalzanti con le tabla indiane di Sanjay. È una performance in cui i ritmi mediterranei mettono in contatto quattro continenti, Africa, America, Asia e Europa perché la musica non conosce confini.
La formazione del gruppo Jussur Project è internazionale: Helmi M’hadhbi (Tunisia) Oud – Angel Ballester (Cuba) Sax, flauto e clarinetto – Sanjay Kanza Banik (India) Tabla indiane, percussioni. Inoltre con i musicisti, voce e corpo on stage, Dalal Suleiman (Italia/Palestina) attrice e ballerina.
Al gruppo, per questo concerto, si unisce una special guest: Amal Ziad Kaawash (Libano/Palestina), cantante e illustratrice di Beirut per la prima volta in Italia.
“Femminile palestinese” insieme a Casa del Contemporaneo, che promuove la rassegna, dedicano questo concerto all’unione di più sponde del Mediterraneo, in particolare a una iniziativa tutta al femminile a cui andrà il ricavato: WOMEN’S BOAT TO GAZA, il progetto internazionale della Freedom Flotilla Coalition, che prevede la partenza da Barcellona il 14 settembre prossimo di due imbarcazioni dirette verso Gaza con lo scopo di attirare l’attenzione del mondo sull’assedio illegale a cui è costretta la striscia di Gaza e i suoi quasi due milioni di abitanti.
L’equipaggio è composto interamente da donne: marinaie, attiviste, esponenti della società civile per ricordare a tutti l’importanza del ruolo femminile nella resistenza quotidiana all’occupazione israeliana e anche per unire donne di altri paesi alle donne di Gaza, perché non si sentano sole, isolate dall’assedio inumano che dura dal 2007. È un messaggio di speranza.
Amal (speranza) è proprio il nome della barca capofila ed è anche il nome della special guest del concerto, Amal Ziad Kaawash, che in quanto cartoonist ha creato un personaggio, una bambina ombra dalle trecce lunghe che ha come sogno irraggiungibile il ritorno in Palestina: Meiroun, dal nome del villaggio palestinese da cui la sua famiglia viene cacciata nel 1948. Meiroun simbolicamente sarà su quella imbarcazione, con le sue trecce al vento, diretta verso Gaza insieme alle altre donne, tutte unite nella speranza.
Qui di seguito alcune delle partecipanti che salperanno per Gaza:
– Mairead Maguire (Irlanda del Nord), militante pacifista, Premio Nobel per la Pace nel 1976
– Marama Davidson (Nuova Zelanda) portavoce dei Verdi per i Diritti Umani
– Naomi Wallace (USA), scrittrice e sceneggiatrice
– Eva Manly (Canada) fotografa e regista di documentari , attivista per i diritti umani
– Marilyn Porter (Canada) accademica e attivista per i diritti delle donne, esperta marinaia
– Wendy Goldsmith (Canada) assistente sociale e attivista per i diritti umani
– Gerd von der Lippe (Norvegia) accademica e atleta professionista
– Fauziah Mohd Hasan (Malaysia) medico e attivista per i diritti umani
– Çigdem Topcuoglu (Turchia) atleta professionista e allenatrice. Ha già navigato con Freedom Flotilla, sulla Mavi Marmara nel 2010. Con lei a bordo c’era il marito che venne ucciso durante la violenta aggressione dell’esercito israeliano che causò 10 vittime.
“Sì, ho paura – ha detto una delle partecipanti, Wendy Goldsmith, madre di tre figli – ma ho più paura se non faccio nulla”
Contro l’occupazione illegale si muove la rassegna “Femminile palestinese” che quest’anno arriva alla terza edizione affrontando il tema del contemporaneo: “l’occupazione oggi” è il sottotitolo del 2016 per analizzare qual è il quadro attuale della Palestina, dopo 68 anni di occupazione. In questa riflessione il ruolo della donna è ancora una volta centrale per come sa ridisegnare e mettere in discussione i confini e le narrazioni dominanti.
La rassegna in questi anni ha sottolineato la necessità di approfondire il dialogo fra le culture che da sempre si relazionano nel nostro mare. “femminile palestinese” vuole essere un luogo di incontro. Oggi più che mai, in pieno clima di allarmismo e islamofobia scatenato dai fatti tragici che attraversano l’Europa e dai disperati flussi migratori, il partenariato del Centro di produzione teatrale “Casa del Contemporaneo” e del Comune di Salerno, conferisce un particolare significato istituzionale al doveroso percorso di conoscenza e confronto fra tutte le culture del Mediterraneo.
In questa terza edizione inoltre l’agenzia giornalistica internazionale NenaNews si trasforma da mediapartner a soggetto promotore arricchendo la rassegna di un’equipe di giornalisti esperti di cultura araba e corrispondenti dal Vicino Oriente.
Mediapartner anche quest’anno sono il quotidiano Il Manifesto e l’emittente televisiva LiraTV
Info e prenotazioni:
Tel +39 345 4679142 – mail info@casadelcontemporaneo.it
biglietto 15 euro
Salerno – Sala Pier Paolo Pasolini (ex Cinema Diana) ore 21
Lungomare Trieste, zona Santa Teresa
www.casadelcontemporaneo.it
www.femminilepalestinese.it
Nota comune di Salerno
Foto Femminile palestinese
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